Ecco cosa succede perseverando nei pensieri negativi

pensieri negativi

In questo blog ti ho parlato spesso di quanto pensare continuamente a episodi negativi del passato sia deleterio per il benessere psicologico. Il persistere dei pensieri negativi, ad esempio “perché è successo a me?”, oppure “sono stato proprio un cretino”, è una caratteristica che riscontro spesso in chi viene da me per affrontare le sue problematiche.

Questa tendenza si chiama, tecnicamente, ruminazione mentale e in base a un recente studio è uno dei maggiori nemici del tuo benessere psicologico.

Ma come agisce, nello specifico, la ruminazione? In altre parole: perché il pensare continuamente a episodi e esperienze negative è così nocivo per la salute psicologica?

Un primo aspetto è sicuramente da ricercare nel potere della ruminazione di amplificare la risposta emotiva all’evento. Ciò avviene perché, inconsapevolmente, tendiamo ad essere fusi con i nostri pensieri negativi, ovvero a sentirci realmente dei cretini mentre pensiamo “quella volta sono stato proprio un cretino”. Assumendo un atteggiamento più distanziato nei confronti delle nostre ruminazioni togliamo ad esse il potere di condizionare le nostre emozioni, e quindi di inquinare il nostro benessere.

Inoltre la ruminazione mentale ci allontana dalla strada dell’accettazione degli episodi di vita negativi. Se penso continuamente a quella volta in cui ho fatto una figuraccia sul luogo di lavoro sarà difficile per me accettare quell’episodio come un normale intralcio nella vita di tutti i giorni. Al contrario, me ne farò una colpa, penserò che capitano tutte a me e mi sentirò impotente. È facile immaginare che queste emozioni interferiranno negativamente con la mia vita lavorativa, rendendomi insicuro.

Un fenomeno collegato alla ruminazione mentale

Occorre inoltre sottolineare un fenomeno recentemente scoperto attraverso uno studio australiano pubblicato su Plos One. I ricercatori hanno rilevato che ruminare continuamente su un evento negativo fa apparire l’episodio più vicino nel tempo, come se fosse avvenuto ieri.

Prova a pensare a un’esperienza negativa che hai vissuto in passato. Probabilmente noterai che, nel pensarci, la percepisci con una certa “freddezza”, dal momento che si tratta di un episodio ormai superato che semplicemente è immagazzinato in memoria. Questa freddezza con la quale ricordi l’episodio è la distanza psicologica che ti separa dall’esperienza negativa e ti permette di viverla come qualcosa di superato, che ti ha segnato nel momento o nei periodi successivi ma che ora non ti influenza più.

In base ai tre esperimenti condotti dai ricercatori australiani, la ruminazione riduce questa distanza psicologica, rendendo l’esperienza negativa più vivida e “calda”, come se non fosse avvenuta (ad esempio) un anno fa ma quasi come se fosse avvenuta ieri. Se quindi tendiamo a pensare continuamente a un episodio che ci ha provocato vergogna, continueremo a rivivere quella vergogna come se sia ancora attuale. La stessa cosa vale per il senso di colpa, la rabbia o la tristezza.

Pensare spesso agli eventi negativi del passato li rende ancora attuali Click to Tweet

Come potrai immaginare, non si tratta di un dettaglio trascurabile. Aumentando la vividezza dell’episodio e amplificando le emozioni negative ad esso associate, la ruminazione eccessiva può realmente bloccarci nell’impotenza e nella tristezza.

Ma c’è da considerare anche l’altra faccia della medaglia. Sebbene si tratti di un aspetto non direttamente indagato nello studio, i ricercatori ipotizzano che lo stesso fenomeno avvenga per le emozioni positive. Pensare continuamente a un’esperienza che ci ha fatto sentire bene potrebbe quindi avere l’effetto di farcela sentire più vicina nel tempo, e regalarci quelle emozioni che avevamo provato durante l’evento.

Come sottolineano gli autori nelle conclusioni della ricerca,

ridurre la ruminazione rabbiosa può fornire alle persone la distanza necessaria per dimenticare gli altri. Ridurre la ruminazione da senso di colpa può fornire alle persone la distanza necessaria per dimenticare se stessi, e ridurre la ruminazione depressiva può aiutare le persone ad affrontare adeguatamente le richieste della vita di tutti i giorni.

Le persone inclini alla ruminazione mentale possono in questo modo aumentare la qualità della vita sia per loro che per le persone a loro vicine.

Crediti immagine: Freepik

Chi sono

dott. Andrea Epifani - Psicologo Bologna

Sono psicologo, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e dottore di ricerca.

Oltre a lavorare nel mio studio privato a Bologna, sono professore universitario a contratto di "Psicologia clinica" presso l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".

Le mie aree di intervento riguardano principalmente i vari disturbi d'ansia (attacchi di panico, disturbi ossessivo-compulsivi, fobia sociale...), i disturbi dell'umore e le problematiche relazionali.

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