La mappa corporea delle nostre emozioni
A differenza dei pensieri, le emozioni si caratterizzano per essere percepite a livello corporeo. Per alcuni questa affermazione risulterà scontata, per altri meno. Ciò dipende dal fatto che alcune persone tendono a vivere le emozioni più “di testa”, quindi in maniera più cerebrale e intellettuale; altre persone tendono a sentire le emozioni principalmente a livello corporeo, ad esempio nello stomaco o sul petto o ancora sulle mani, etc.
Uno studio effettuato da ricercatori finlandesi ha delineato, per così dire, la “mappa corporea” delle emozioni. Ad un totale di 701 partecipanti, venivano indotte sperimentalmente delle emozioni, chiedendo poi di colorare su una silhouette del corpo le aree che sentivano attivarsi o deattivarsi maggiormente. Analizzando questa grande mole di dati, i ricercatori sono stati in grado di riprodurre una mappa corporea, con le aree maggiormente attivate o deattivate.
Nella figura qui sotto, si può osservare la mappa per sei emozioni di base. L’attivazione più alta è rappresentata dal colore giallo, seguita dal rosso. Il nero rappresenta neutralità, mentre blu e celeste rappresentano deattivazione.
Come si può vedere, la felicità è l’unica emozione a irradiarsi per tutto il corpo, concentrandosi particolarmente sul petto e sulla testa. La tristezza invece si caratterizza per una deattivazione degli arti e la rabbia per un’attivazione del tronco superiore.
Qui sotto invece possiamo osservare la mappa per sei emozioni più complesse.
Ancora una volta, l’amore risulta l’unica emozione più globale (anche se meno distribuita rispetto alla felicità). La depressione, come si osserva, è simile alla tristezza con l’aggiunta di un’ulteriore deattivazione delle aree del petto, della testa e della gola.
Le emozioni, concludono gli autori, sono associate a differenti (sebbene talvolta sovrapponibili) mappe corporee, le quali rappresentano il cuore dell’esperienza emotiva.
Articolo originale: http://www.pnas.org/content/111/2/646