I fiori di Bach funzionano… e Jim Morrison è ancora vivo!

Fiori di Bach funzionano

Tra le cure cosiddette “alternative”, i fiori di Bach, o floriterapia di Bach, rappresentano sicuramente uno dei metodi più diffusi anche tra i non addetti ai lavori.

Secondo Edward Bach, il medico inglese che ha ideato il metodo tra il 1928 e il 1930, la malattia deriva da uno squilibrio emotivo il quale può essere trattato attraverso 38 rimedi floreali. Ognuno dei 38 rimedi sarebbe quindi indicato per uno specifico squilibrio emotivo.

Fiori di BachAd esempio, per gli stati emotivi di paura e panico, la floriterapia di Bach prevede la somministrazione del rimedio denominato Rock Rose. Per l’ansia, Bach suggerisce Agrimony. Mentre per la depressione gli “esperti” suggeriscono Mustard Gentian.

Insomma, per ogni emozione abbiamo un fiore di Bach pronto a riequilibrarla al posto nostro. Navigando in internet si trovano persino indicazioni sull’impiego dei fiori di Bach per dimagrire!

A detta dei sostenitori di questo metodo, i fiori non agirebbero attraverso un principio attivo. Al contrario, il presunto beneficio sarebbe dato dall’energia insita nei fiori, la quale influenzerebbe le vibrazioni dell’individuo favorendo un riequilibrio.

Talvolta i fiori di Bach sono anche impiegati dagli psicologi e dai medici che seguono le terapie alternative, come l’omeopatia . Questo potrebbe portare a ritenere che si tratti di una terapia con delle prove di efficacia.

Sarà così? I fiori di Bach funzionano veramente? E soprattutto: la floriterapia ha un’efficacia in sé oppure si basa sostanzialmente sulla suggestione?

Per rispondere a queste domande senza basarsi sulle opinioni personali occorre ovviamente documentarsi sulle ricerche effettuate riguardo a questo metodo.

Vediamo cosa ci dicono gli studi…

Ricerche sull’efficacia dei fiori di Bach

Per testare l’efficacia di un metodo terapeutico, la metodologia d’elezione è il trial controllato randomizzato (RCT). Sostanzialmente si assegnano casualmente i soggetti alla condizione definita “sperimentale”, ovvero nella quale i partecipanti ricevono il trattamento, e a una o più “condizioni di controllo” nelle quali, ad esempio, non si riceve alcun trattamento, si riceve una cura differente oppure si somministra un placebo.

Un articolo del 2010 pubblicato sulla rivista Swiss Medical Weekly ha esaminato i sette RCT condotti sino ad allora sull’efficacia dei fiori di Bach.

Quattro RCT hanno valutato l’efficacia della floriterapia nel diminuire l’ansia in tipologie diverse di soggetti (principalmente studenti alle prese con gli esami e pazienti che dovevano subire un’operazione chirurgica). Il gruppo sperimentale assumeva il liquido con il fiore di Bach opportuno, mentre il gruppo di controllo assumeva semplice acqua, senza fiori di Bach.

Tutti e quattro gli studi non hanno rilevato alcuna differenza tra il gruppo che assumeva fiori di Bach e il gruppo che assumeva semplice acqua. Tra questi, uno studio ha rilevato che in entrambi i gruppi vi era una diminuzione dell’ansia da esame. Gli autori concludevano quindi che i fiori di Bach funzionavano come un “efficace placebo”, senza avere nessun effetto specifico.

Un altro RCT ha valutato l’efficacia della floriterapia di Bach nei bambini con disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività. Per un periodo di 3 mesi, un gruppo di 20 bambini assumeva fiori di Bach mentre un altro gruppo di 20 bambini assumeva il placebo. Ancora una volta, nessuna differenza è stata rilevata tra i due gruppi alla fine dei tre mesi di trattamento. Tuttavia, come nello studio precedente, era presente un effetto placebo in entrambi i gruppi, i quali dopo i tre mesi di trattamento mostravano un lieve miglioramento della performance.

Uno studio del 2009 ha impiegato tre gruppi di studenti sotto stress da esame. Il primo gruppo assumeva fiori di Bach, il secondo dell’acqua liscia con l’etichetta “floriterapia di Bach” (placebo), il terzo della semplice acqua senza l’etichetta. È stata rilevata una diminuzione dello stress, a seguito del trattamento, in tutti e tre i gruppi. Quindi non solo il gruppo che assumeva fiori di Bach, ma anche il gruppo che assumeva il placebo e il gruppo che assumeva acqua (sapendo perfettamente che non contenesse nulla) mostravano una riduzione dello stress. Il semplice gesto di assumere qualcosa produceva quindi un cambiamento.

In base a questa revisione della letteratura, gli autori concludono ovviamente che non vi sono evidenze a favore dell’efficacia dei fiori di Bach, e che si tratta di un semplice placebo.

Una review del 2009 è giunta alla stessa conclusione. Gli autori sottolineano che la maggior parte degli studi condotti in questo ambito ha seri problemi metodologici. Ad ogni modo, considerando le ricerche metodologicamente più valide, lo studio conclude che i fiori di Bach non danno benefici superiori al placebo.

Un esempio di studio mal condotto

A titolo di esempio, uno studio pubblicato nel 2007 su Complementary Therapies in Clinical Practice (una rivista che tratta di terapie alternative) ha concluso che la floriterapia di Bach sarebbe efficace nel sollievo dal dolore. Basta vedere meglio lo studio, però, per capire che si tratta di risultati senza alcuna validità scientifica.

Non si tratta infatti di uno studio controllato e randomizzato, come i precedenti. Gli autori hanno semplicemente intervistato 41 soggetti che soffrivano di dolore fisico e che avevano assunto i fiori di Bach come terapia del dolore. Ecco i risultati: il 46% dei soggetti riportava un beneficio (riduzione del dolore), l’88% riportava un beneficio in termini emotivi. Tutto qui.

Facile notare la differenza con i trial controllati randomizzati citati precedentemente:

  1. Non c’è nessun gruppo di controllo, quindi non si può confrontare l’effetto dei fiori di Bach con l’effetto del placebo;
  2. Si tratta di uno studio retrospettivo, dal momento che sono stati intervistati soggetti che in passato hanno assunto fiori di Bach, chiedendo loro com’era stata l’esperienza;
  3. Si riportano delle semplici percentuali, che da sole non ci dicono nulla sul fatto che la floriterapia di Bach sia veramente efficace;
  4. È stato scelto un campione di convenienza, composto da soggetti che hanno deciso di assumere una terapia a base di fiori di Bach, presumibilmente perché inclini a credere nelle terapie alternative;

Insomma, lo studio riporta un beneficio che, alla luce dei trial clinici che abbiamo visto, è con ogni probabilità dovuto al potere dell’effetto placebo.

È un po’ come se, per testare l’efficacia della Playstation sul benessere individuale, intervistassi 40 ragazzi che nell’ultimo mese hanno giocato alla Playstation per tirarsi un po’ su nei momenti di tristezza. Con ogni probabilità troverei che la Playstation effettivamente migliora il tono dell’umore. Ma è facile capire che si tratterebbe di risultati assolutamente privi di fondamento e viziati dal modo in cui ho condotto lo studio.

Per concludere: i fiori di Bach funzionano?

Dagli studi che abbiamo visto, possiamo concludere che la terapia a base di fiori di Bach non produce alcun cambiamento energetico veicolato dal potere dei fiori. Gli unici effetti che produce, quando li produce, sono dovuti all’effetto placebo.

Non dobbiamo dimenticare che l’effetto placebo fa parte di ogni tipo di terapia. Qualsiasi farmaco, così come qualsiasi intervento psicologico, produce dei cambiamenti non dovuti alla terapia in sé ma al fatto che la persona sta assumendo qualcosa, o sta seguendo un percorso terapeutico. Il semplice fatto di assumere con costanza qualcosa, o di andare tutte le settimane dal fisioterapista o dallo psicologo, ci porta nella maggior parte dei casi ad attenderci un miglioramento. Questo è l’effetto placebo.

Per poter dire che una terapia è efficace, però, bisogna dimostrare che i miglioramenti che produce sono superiori a questo auto-convincimento, ecco perché gli RCT sono il modo migliore per studiare se una cura è veramente efficace oppure no.

E in base alle ricerche che abbiamo sino ad ora, possiamo dire che

I fiori di Bach sono efficaci tanto quanto bere tutte le mattine un bel bicchiere d'acqua fresca Click to Tweet
Jim MorrisonContinuare a dire, come spesso si legge su internet, che i fiori di Bach sono un rimedio efficace contro gli squilibri emotivi, è come affermare che Jim Morrison non è mai morto, anzi è vivo e vegeto e si trova in un’isola sperduta.

In entrambi i casi si tratta di una bufala, né più e né meno.

Inoltre i fiori di Bach alimentano un atteggiamento nei confronti del proprio disagio emotivo che non aiuta, anzi ostacola, il cambiamento. Si tratta di un atteggiamento del tipo “mi sento spesso giù, ora prendo i fiori di Bach e starò meglio”. Si alimenta, cioè, un’ottica per la quale sono i fiori di Bach a fare qualcosa per noi, una posizione che ci allontana dall’affrontare in prima persona le nostre emozioni.

Il disagio emotivo si affronta tramite una prospettiva differente, ovvero cominciando a “mettere le mani” nella propria vita interiore e lavorando su noi stessi in prima persona, non delegando al fiore di Bach che farà tutto il lavoro per noi.

Ovvio che lo stesso atteggiamento passivo è favorito anche dallo psicofarmaco, ma perlomeno in questo caso si tratta di terapie che hanno una loro efficacia dimostrata e che, in determinate situazioni, risultano fondamentali per ristabilire un equilibrio psichico.

Concludendo: la prossima volta che ti sentirai dire “ti consiglio i fiori di Bach, il marito di mia cugina ha risolto così”, ti consiglio di rispondere dicendo qualcosa del tipo “ok, lo farò… ma sai che quando sono andato in viaggio alle Canarie ho visto Jim Morrison invecchiato?”. E mentre ti gusterai la sua faccia perplessa… potrai berti un bel bicchiere d’acqua.

Chi sono

dott. Andrea Epifani - Psicologo Bologna

Sono psicologo, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e dottore di ricerca.

Oltre a lavorare nel mio studio privato a Bologna, sono professore universitario a contratto di "Psicologia clinica" presso l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".

Le mie aree di intervento riguardano principalmente i vari disturbi d'ansia (attacchi di panico, disturbi ossessivo-compulsivi, fobia sociale...), i disturbi dell'umore e le problematiche relazionali.

Per appuntamenti o informazioni:
Studio: Bologna, Via Umberto Giordano 11.
Tel.: 389-0443350
Mail: andreaepifani@gmail.com
Sito: http://BolognaPsicologo.net

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