Sono depresso? 10 campanelli d’allarme da non sottovalutare
In base ai dati riportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi 350 milioni di persone nel mondo soffrono di depressione, e una persona su 20 riporta di aver avuto in passato almeno un episodio depressivo. La percentuale di individui che soffrono di depressione è aumentata negli ultimi anni, e le ragione di ciò sono sicuramente complesse e non riconducibili ad un solo fattore.
Sicuramente il modo migliore per affrontare la depressione è conoscerla, ovvero saper riconoscere i suoi segnali per tempo e non esitare a chiedere aiuto ad uno specialista. Riconoscere un problema di depressione durante le fasi iniziali è fondamentale. Sappiamo infatti che ricevere cure adeguate senza lasciar passare troppo tempo permette di aumentare la probabilità di guarigione senza conseguenze negative (sia emotive che fisiche).
Bisogna tenere presente che in genere la depressione non è improvvisa. Nella maggior parte dei casi è preceduta da giorni o settimane durante le quali la persona avverte sintomi psicologici, emotivi e fisici ai quali spesso non si dà importanza. Ecco intanto alcuni campanelli d’allarme che potrebbero segnalare il rischio di essere nella fase iniziale (oppure nella fase già conclamata) di un episodio depressivo. In fondo all’articolo troverai invece un test che ti permetterà di auto-valutare i tuoi sintomi per orientarti sulla loro gravità.
- Affaticamento o mancanza di energia: tutti noi di tanto in tanto ci sentiamo affaticati e meno “carichi”. Questo non necessariamente è un sintomo di depressione, ma se si accompagna a un calo del tono dell’umore e a mancanza di motivazione e interesse, allora probabilmente si tratta di un segnale da non sottovalutare;
- Problemi del sonno: se per un paio di notti non si riesce a dormire (magari a causa di uno specifico stress nella nostra vita) probabilmente non si tratta di un sintomo di depressione. Ma se l’insonnia non sembra legata a uno specifico evento scatenante, e se normalmente abbiamo un sonno regolare, questo è un campanello d’allarme. Talvolta i problemi del sonno possono presentarsi con ipersonnia, ovvero dormendo troppo. Se dormiamo più di otto ore, e magari abbiamo anche un umore particolarmente giù o triste, è opportuno prendere seriamente in considerazione ciò che ci sta succedendo;
- Cambiamenti dell’appetito: se l’umore depresso o la perdita degli interessi si accompagnano a perdita dell’appetito o, al contrario, a un aumento smisurato del bisogno di cibo, probabilmente si tratta di sintomi depressivi;
- Dolori fisici: talvolta la depressione può manifestarsi con malessere fisico e dolori localizzati (come mal di testa, mal di schiena, dolori addominali) che faticano ad andare via. Sarà il medico a giudicare di cosa si tratta;
- I colori cambiano: sembra strano, ma talvolta chi soffre di depressione lamenta un cambiamento nell’esperienza soggettiva della percezione dei colori. Appaiono più spenti, meno vividi. Capita che chi guarisca da un disturbo depressivo riporti di rivedere i colori per come erano prima;
- Burn out: con il termine burn out si indica una risposta patologica allo stress lavorativo. Spesso il burn out può nascondere in realtà un episodio depressivo. Se si tratta di una condizione non temporanea, ma che persiste da diverso tempo all’interno dell’ambiente lavorativo, probabilmente siamo di fronte a un episodio di depressione. Per le persone è più facile dire “sono stressato al lavoro”, anziché dire “sono depresso”;
- Problemi di concentrazione: la depressione spesso intacca alcune funzioni cognitive, rendendoci meno reattivi e meno concentrati. Se notiamo un cambiamento di attenzione o concentrazione rispetto al passato, e se contemporaneamente ci sentiamo più spenti e demotivati, probabilmente stiamo vivendo dei sintomi depressivi;
- Ritiro sociale: è un sintomo tipico. La depressione in genere porta a ritirarsi dalla vita sociale, dal momento che la persona non trova la motivazione e il piacere di stare con gli altri. L’isolamento sociale, tuttavia, non fa altro che alimentare il problema. Sappiamo infatti che il supporto sociale è un potente tampone contro il disagio psicologico e i problemi emotivi. Il consiglio è quello di fare il possibile per evitare l’isolamento dagli altri;
- Tristezza inspiegabile: uno degli elementi che consentono di distinguere la normale tristezza dalla depressione è l’assenza di un fattore scatenante. La tristezza è legata a un motivo e ci appare più gestibile, essendo un’emozione in sé costruttiva. La depressione, al contrario, ci appare più ingestibile e “autonoma” e ci accompagna durante le giornate senza un evidente motivo. L’intensità e la durata sono altri due elementi che distinguono una normale tristezza da un episodio depressivo;
- Fallimento o vuoto: a differenza della tristezza, la depressione si accompagna a vissuti di fallimento o a un profondo senso di vuoto.
La prevenzione e il trattamento tempestivo rappresentano quindi l’arma più efficace contro la depressione. Cliccando su link qui sotto potrai effettuare un breve test che ti aiuterà a valutare meglio gli eventuali sintomi. Non è mai inutile ripetere che si tratta di un test di orientamento, e non diagnostico. La diagnosi corretta e accurata della situazione potrai riceverla soltanto da un professionista qualificato (psicologo, psichiatra, medico, psicoterapeuta).